SLOW WINE FAIR

Bologna

$

26 / 28 febbraio 2023

Slow Wine Fair Logo

Comunicato Stampa

SLOW WINE FAIR 2023 CHIUDE E RADDOPPIA

Bologna, 28 Febbraio 2023

10mila ingressi, la metà dei quali operatori professionali dall’Italia e dall’estero, alla seconda edizione della fiera dedicata al vino buono, pulito e giusto.
Arrivederci alla terza edizione della Slow Wine Fair,
dal 25 al 27 febbraio 2024!

Oltre 10mila ingressi, la metà dei quali operatori del settore che hanno apprezzato l’omogeneità dei vini proposti, selezionati secondo i requisiti di qualità definiti da Slow Food nel Manifesto del vino buono, pulito e giusto, grazie alla guida Slow Wine e alla commissione di assaggio italiana e internazionale che ha degustato le etichette non segnalate in guida. Significativa tra il pubblico specializzato la presenza dall’estero, tra cui alcune centinaia di buyer selezionati anche grazie alla collaborazione di Italian Trade Agency (Ice) e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), in particolare da Stati Uniti, Gran Bretagna, Cina e Germania, che permetteranno alle cantine presenti di accedere a nuovi mercati esteri. Grande la partecipazione alle 9 Masterclass in programma come anche agli incontri nella Slow Wine Arena – Reale Mutua e in Sala Opera. Sono questi alcuni degli aspetti che hanno caratterizzato la tre giorni della seconda edizione della Slow Wine Fair, manifestazione in cui hanno creduto fin dall’inizio l’organizzatore BolognaFiere e Slow Food, che ha curato la direzione artistica.

«Il successo della seconda edizione di Slow Wine Fair, insieme a Marca, Sana e al Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti che debutterà a novembre, conferma BolognaFiere come il principale polo fieristico per le esposizioni internazionali b2b del settore agroalimentare e come luogo elettivo in cui gli operatori non solo fanno business, ma tracciano le tendenze del mercato. Alla luce dei risultati ottenuti dalla Slow Wine Fair sia in termini qualitativi che quantitativi, siamo contenti di aver sposato da subito la felice intuizione di Slow Food, dando spazio e voce a un mondo vitivinicolo che guarda al futuro con coscienza e impegno» ha sottolineato Antonio Bruzzone, direttore generale di BolognaFiere, dando appuntamento alla terza edizione che si terrà dal 25 al 27 febbraio 2024.

Ripercorrendo l’offerta di questa seconda edizione, la Slow Wine Fair ha accolto 750 cantine, +50% rispetto allo scorso anno, tant’è che è raddoppiata anche la superficie espositiva (2 padiglioni dell’ente fieristico, per un totale di 20mila metri quadrati). Più di 100 sono i produttori internazionali con una bella presenza, in particolare, da Francia, Cina e Macedonia del Nord. Quattromila le etichette del banco d’assaggio tra le quali il pubblico di appassionati e di osti, distributori, ristoratori, enotecari, sommelier e buyer ha potuto scegliere in questi tre giorni. Tra le novità, le aree espositive dedicate alla Fiera dell’Amaro d’Italia, promosso da Amaroteca e ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia, e alla selezione di produttori di soluzioni tecnologiche innovative, impianti, attrezzature e servizi connessi alla filiera del vino, i veri partner della sostenibilità.

«I numeri e le impressioni raccolte a caldo in questi giorni confermano che sono state comprese le potenzialità della Slow Wine Coalition, che per rivoluzionare il mondo del vino parte dall’unione delle tre forze principali della filiera: i produttori, con i quali siamo in continuo confronto da anni per far crescere una viticoltura sensibile alla salute e all’ambiente; chi il vino lo commercializza e svolge un ruolo fondamentale per la promozione del territorio e di un consumo consapevole; infine, i consumatori, con i quali è importante costruire momenti di sensibilizzazione ed educazione. Al centro di tutto c’è la ricerca di un’autentica sostenibilità che qui non è sbandierata, ma si riempie di contenuti e soprattutto di azioni, che nel lavoro quotidiano di queste realtà sono un prerequisito, un punto di partenza e non di arrivo» ha sottolineato Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition.

Ci vediamo a BolognaFiere, dal 25 al 27 febbraio 2024!

Comunicato Stampa

ED È FINALMENTE SLOW WINE FAIR 2023!

Bologna, 26 Febbraio 2023

Al via a BolognaFiere la seconda edizione dell’evento che riunisce 750 produttori di vino buono, pulito e giusto da tutta Italia e da 21 Paesi

«Abbiamo bisogno di una produzione alimentare e vitivinicola che ci garantisca un futuro buono, pulito e giusto piuttosto che inficiarlo. E qui a BolognaFiere ci sono centinaia di produttrici e produttori della Slow Wine Coalition che condividono riflessioni approfondite e oneste sul vino e che stanno già facendo un percorso di tutela della biodiversità, di salvaguardia della fertilità del suolo, con un altissimo senso di responsabilità verso il territorio e il paesaggio. Quello di Slow Food è un lavoro di sensibilizzazione, educazione, e advocacy verso i decisori politici e lo facciamo anche insieme ai produttori che sono qui presenti» ha dichiarato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, in occasione dell’inaugurazione della seconda edizione della Slow Wine Fair, la manifestazione organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, che da oggi a martedì 28 riunisce 750 produttori di vino buono, pulito e giusto da tutta Italia e da 21 Paesi.

«La Slow Wine Fair è la prova di quanto importanti siano le fiere per il comparto agroalimentare anche in questo 2023, come riscontriamo dalla presenza significativa di espositori e visitatori. Le fiere supportano chi produce in una logica di distretti territoriali, ma rappresentano anche un’occasione per riflettere, definire strategie e confrontarsi con chi mette in cantiere nuove regole per il settore. A BolognaFiere, in particolare, oltre alla Slow Wine Fair inaugurata oggi, a Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale, e a Marca, l’unica fiera italiana dedicata alla marca commerciale, a novembre avremo il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti. Un calendario che dimostra come la fiera sia sempre più un luogo in cui si può ragionare in termini di sostenibilità, con una grande attenzione al locale e al nazionale, e al contempo una forte apertura all’export e all’internazionalità», ha ribadito Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere.

Al convegno inaugurale “ll futuro del vino è buono pulito e giusto” sono intervenuti l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, che ha sottolineato come la Slow Wine Fair metta al centro il processo produttivo e le sue ricadute sull’ambiente e il lavoro, e l’assessore all’Agricoltura e Agroalimentare del Comune di Bologna, Daniele Ara, che ha evidenziato come la manifestazione si inserisca nel percorso che la città sta facendo sulle food policy per formare i cittadini e in particolare le nuove generazioni. Tra i partner, Brunella Saccone, direttrice agroalimentare e vini Agenzia ICE, che ha messo in evidenza l’interesse dei buyer internazionali, in particolare da Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Cina verso il biologico, e Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio, che ha ricordato la battaglia dei produttori biologici affinché sia chi produce utilizzando chimica di sintesi a preoccuparsi di non danneggiare chi invece opera nel rispetto della salute dell’ambiente e delle persone. Battaglia di cui si parlerà nel convegno di lunedì 27 alle 14,30 “Contaminazioni accidentali e tecnicamente inevitabili di prodotti fitosanitari in agricoltura biologica”.

A rappresentare la Slow Wine Coalition, Pau Moragas Bouyat, vignaiolo del collettivo spagnolo l’Olivera, che ha messo in evidenza come in un mondo in cui emerge spesso l’individualità, sia fondamentale lavorare come comunità, fatta di consumatori, cittadini complici della nostra attività, e Sabiha Apaydın Gönenli, portavoce della comunità Slow Food Heritage Vines of Turkey e sommelier del ristorante Mikla, che ha ricordato il terribile terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria evidenziando come sia ancora più necessario adesso far sì che il patrimonio agroalimentare e vitivinicolo di questi territori venga salvaguardato.

Tra le presenze istituzionali, da sottolineare anche la partecipazione della Repubblica di San Marino e della Macedonia del Nord.

Oltre 3.000 etichette attendono in degustazione un pubblico di appassionati, buyer e professionisti, che avrà la possibilità di scoprire vini frutto di un’agricoltura sostenibile oltre a una sempre maggiore consapevolezza dei consumatori. Un’occasione di conoscenza e approfondimento offerta dal ricco banco di assaggio, dalle 9 Masterclass e dalle conferenze in programma nella Slow Wine Arena – Reale Mutua e in Sala Opera. Tra questi ultimi, citiamo la consegna del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow e il convegno “La comunicazione e promozione del vino tra revisione Ocm e istanze salutiste”, a cui sono invitati i maggiori rappresentanti politici e professionali del settore.

Comunicato Stampa

CONOSCERE, DEGUSTARE, ASCOLTARE…
QUESTO E MOLTO ALTRO A BOLOGNAFIERE, DAL 26 AL 28 FEBBRAIO

Bologna, 13 Febbraio 2023

Il vino è più buono se lo si degusta insieme: approfitta fino a domani della Promo di San Valentino!

Conoscere produttrici e produttori di 750 cantine da 21 Paesi
Condividono nuovi orizzonti, sfide comuni e obiettivi futuri. Vengono da Cina, Croazia, Georgia, Macedonia del Nord, Romania e Slovenia, senza dimenticare Francia, Germania e Spagna, e tutte le regioni della nostra penisola. Sono le produttrici e i produttori che a Slow Wine Fair si riuniscono per affrontare insieme il dibattito sulla crisi climatica, scambiarsi idee e buone pratiche produttive, e farsi portavoce delle necessità di chi lavora già nel rispetto della terra. E per far conoscere a tutti i loro vini, ovviamente!

Bere buono, pulito e giusto
Avventurarsi tra i produttori del banco d’assaggio e innamorarsi delle oltre 3.000 etichette presenti nella Wine List: a Slow Wine Fair professionisti e appassionati hanno l’occasione di esplorare, scoprire e gustare la splendida diversità del mondo del vino.

Ascoltare le storie dei delegati della Slow Wine Coalition
Slow Wine Fair è innanzitutto l’incontro internazionale della Slow Wine Coalition, la rete internazionale, inclusiva e collaborativa che unisce i protagonisti del mondo del vino: vignaioli, appassionati e professionisti della filiera. Un’occasione di confronto e dibattito tra tutti gli attori della rete, nel solco della quasi ventennale esperienza di Terra Madre.

Degustare
Vini caucasici, champagne francesi ed etichette biodinamiche, dall’Italia alla Cina: le masterclass di Slow Wine Fair sono l’occasione perfetta per esplorare il panorama vinicolo italiano e internazionale, e il mondo degli amari. Otto appuntamenti di approfondimento in cui appassionati e professionisti del settore potranno conoscere millesimi, terroir e produttori, degustando vini realizzati nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori, con amore per il paesaggio e per il bene della comunità agricola di riferimento. Scopri qui tutte le degustazioni.

Riflettere
Non solo vino, degustazioni e masterclass: a Slow Wine Fair diamo spazio a dibattiti e incontri nei quali approfondire i temi al centro della manifestazione. Dall’America Latina alla Croazia, dalla Cina agli Stati Uniti, passando per i preziosi contributi dei partner dell’evento, nella Slow Wine Arena – Reale Mutua e in Sala Opera, membri della Slow Wine Coalition, professionisti del settore e appassionati si confrontano su crisi climatica, packaging sostenibili, viticoltura internazionale, associazionismo territoriale e legami culturali.

Scoprire il dolcissimo mondo dell’amaro
Nessuna carta dedicata al ristorante, nessun sommelier, nessuna denominazione d’origine controllata, nessun consorzio. Eppure l’amaro è un prodotto tipico italiano per eccellenza. A Slow Wine Fair ne approfondiamo storia, tradizioni e ingredienti grazie a degustazioni, incontri e un’area dedicata, in cui espositori e professionisti del settore possono raccontare la propria produzione.

Fare scouting degli oltre 150 locali con la migliore selezione vinicola
Durante l’evento, appassionati e professionisti potranno assistere alla cerimonia del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, nato dalla collaborazione tra Slow Food e la Milano Wine Week. Il Premio conferisce 36 riconoscimenti a quei locali del cuore – ristoranti, enoteche, winebar – che vantano una selezione particolarmente forte su alcuni terroir o su alcune categorie tematiche.

Mangiare
Per una pausa gustosa tra una degustazione e l’altra, Slow Wine Fair propone una selezione di cucine di strada in cui assaporare specialità locali e regionali.

Visitare
Quale migliore occasione della Slow Wine Fair per visitare Bologna e il suo centro storico? Grazie agli amici di Bologna Welcome e alla Condotta Slow Food di Bologna, nei giorni precedenti e durante la manifestazione i visitatori avranno l’opportunità di partecipare a visite guidate, degustazioni, cene conviviali, curiose lezioni storiche… e tanto altro!

Entrare a far parte di Slow Food
Diventare socia e socio Slow Food permette di partecipare a eventi e iniziative organizzate dall’associazione della chiocciola, entrare in relazione con altre persone che condividono l’idea di un cibo (e vino) buono, pulito e giusto per tutte e tutti, saperne di più sul sistema alimentare e fare scelte quotidiane consapevoli e responsabili. Grazie a uno stand dedicato, a BolognaFiere sarà possibile associarsi, accedere alle esperienze dell’app Slow Food in tasca e acquistare i libri di Slow Food Editore dedicati al mondo del vino e non solo.

Comunicato Stampa

LA RIVOLUZIONE DEL VINO È A BOLOGNA CON LA SLOW WINE FAIR, DAL 26 AL 28 FEBBRAIO 2023: RIGENERARE IL SUOLO PER UNA VITE SANA

Bologna, 10 Febbraio 2023

La seconda edizione della fiera organizzata da BolognaFiere e SANA, con la direzione artistica di Slow Food

Il vino è più buono se lo si degusta insieme: approfitta della Promo di San Valentino fino al 14 febbraio

«Con la Slow Wine Fair vogliamo cambiare il paradigma con cui si comprano e si vendono i vini. Sappiamo che è una missione molto complicata, ma solo lavorando sull’educazione dei consumatori e sulla formazione di chi commercializza le bottiglie si può sperare di modificare radicalmente il sistema di produzione, privilegiando metodi che preservino le risorse naturali e incrementino la fertilità del suolo, abbandonando la chimica di sintesi. Inoltre, vogliamo sia riconosciuta alla figura del vignaiolo il giusto ruolo di difensore del paesaggio e promotore di cultura e di un sistema etico di investimenti sul territorio. Per questo la Slow Wine Fair ha un ricco programma di masterclass, incontri, convegni e scambi tra i protagonisti della filiera: produttori, professionisti e appassionati. Solo attraverso l’unione delle loro forze si può pensare di rivoluzionare l’agricoltura e migliorare il futuro del pianeta» ha affermato Giancarlo Gariglio, Coordinatore internazionale della Slow Wine Coalition durante la conferenza stampa di presentazione delle ultime novità in programma per la seconda edizione di Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto, a BolognaFiere da domenica 26 a martedì 28 febbraio 2023.

Domenico Lunghi, Direttore Manifestazioni dirette di BolognaFiere, che organizza l’evento con la direzione artistica di Slow Food, ha sottolineato: «La Slow Wine Fair nasce da un accordo tra Slow Food e BolognaFiere, che da 35 anni promuove SANA, il Salone internazionale del biologico e del naturale, e non è, quindi, nuova ai temi della sostenibilità. Abbiamo accolto con piacere la proposta di Slow Food di realizzare insieme questa manifestazione e abbiamo, poi, trovato la collaborazione di FederBio e di altri partner qualificati. La risposta del mondo del vino alla prima edizione è stata estremamente positiva, con la partecipazione di ben 500 cantine. Ma dal 26 al 28 febbraio il pubblico potrà conoscerne il 50% in più – circa 750 –, un centinaio delle quali straniere e oltre 350 certificate biologiche e biodinamiche (o in conversione), con più di tremila etichette da apprezzare. E quest’anno ci saranno anche la nuova sezione degli amari e una decina di aziende che operano nella filiera all’insegna della sostenibilità».

Appassionati, buyer e professionisti a BolognaFiere avranno la possibilità di scoprire vini frutto di un’agricoltura sostenibile, le cui parole d’ordine sono biodiversità, tutela del paesaggio agricolo, uso ponderato delle sue risorse, crescita culturale e sociale delle comunità contadine, oltre a una sempre maggiore consapevolezza dei consumatori.
Dall’Emilia-Romagna partecipano a oggi 64 cantine, provenienti da tutte le province, in rappresentanza del nuovo capitolo che sta vivendo il settore vitivinicolo nella regione, secondo quanto fotografato dalla guida Slow Wine 2023. Mentre i locali, i ristoranti, i winebar e le enoteche candidati dagli appassionati al Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow sono 12.

Il programma
«Slow Wine Fair è innanzitutto un momento di formazione – ha dichiarato Federico Varazi, Vicepresidente di Slow Food Italia –. Un percorso di approfondimento che abbiamo già iniziato con la prima delle tre conferenze online che anticipano la tre giorni bolognese, svoltasi mercoledì 8 febbraio. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 350 persone. Produttori ed esperti hanno discusso degli effetti del cambiamento climatico in vigna, evidenziando la necessità di un fronte d’azione comune quanto mai urgente: smettere di nutrire le piante e ricominciare a nutrire il suolo. Avere un suolo sano significa avere una vite sana, che è in grado di rispondere alla siccità che stiamo fronteggiando. Nelle prossime conferenze affrontiamo altri due temi di grande attualità: il sistema delle denominazioni, in programma il 15 febbraio, e il biologico nel convegno del 21 febbraio, realizzato grazie alla preziosa collaborazione di FederBio».

Un’occasione di conoscenza e approfondimento che a BolognaFiere viene ampliata dal ricco banco di assaggio, dalle 8 masterclass e dalle conferenze in programma nella Slow Wine Arena – Reale Mutua e in Sala Opera. Tra queste ultime, citiamo la consegna del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, lunedì 27, e il convegno di martedì 28 “La comunicazione e promozione del vino tra revisione Ocm e istanze salutiste”, a cui sono invitati i maggiori rappresentanti politici e professionali del settore.

Slow Wine Fair Tips
Gli appassionati del mondo del vino possono accedere all’evento nella giornata del 26 febbraio. Sono inoltre attivi sconti riservati ad alcune categorie, come i soci Slow Food, i soci Fisar e gli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche.
I professionisti del settore – importatori, distributori, osti, ristoratori, sommelier, enotecari – possono accedere all’evento nei giorni di domenica 26, lunedì 27 e martedì 28 febbraio con pacchetti di abbonamento validi per due o tre giornate. Tutti i biglietti sono prenotabili sul sito della Slow Wine Fair.

Le masterclass si svolgono nei tre giorni della manifestazione e sono aperte a professionisti e appassionati. L’acquisto di una masterclass nei giorni di lunedì 27 e martedì 28, riservati agli operatori della filiera del vino, consente anche agli appassionati di acquistare l’ingresso alla manifestazione in questi due giorni. Basta scrivere a info.eventi@slowfood.it.

Fino al 14 febbraio gli appassionati possono, inoltre, accedere alla Promo San Valentino, che dà diritto a una scontistica sui biglietti di ingresso, a tariffe agevolate per il trasporto ferroviario e a interessanti esperienze di visita della città.

Un evento a misura di buyer
Slow Wine Fair è soprattutto un momento di incontro tra buyer o professionisti dei settori Gdo e Horeca e i produttori presenti al banco d’assaggio. Grazie alla collaborazione con Italian Trade Agency (Ice) e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), sono oltre 100 i buyer internazionali che partecipano alla fiera e numerosi sono i professionisti italiani che in questi giorni si stanno registrando sul sito e che utilizzeranno la piattaforma B2Match per incontrare le aziende per loro più interessanti. Tra i Paesi più attenti alle caratteristiche espresse dal catalogo espositori segnaliamo quelli del Nord America e del Nord Europa, e tra questi, in particolare, la Germania: è il più importante mercato europeo per il vino bio, il quarto mercato al mondo per consumi e la seconda destinazione del nostro export di vino e d è proprio sulla Germania che la Slow Wine Fair ha concentrato la sua attenzione, con circa un terzo dei buyer selezionati.

La fiera gode del supporto di ICE  – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di FederBio, del patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, della Regione Emilia-Romagna e dell’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna, e della partnership con Tannico, Amaroteca e ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia. 

Comunicato Stampa

NON È SLOW WINE FAIR SENZA MASTERCLASS!
ECCO LE DEGUSTAZIONI DA NON PERDERE, A BOLOGNAFIERE DAL 26 AL 28 FEBBRAIO

Bologna, 30 Gennaio 2023

Sei appuntamenti tra iconiche denominazioni, etichette straniere e amari stravaganti

Dai vini di confine della Valle del Caucaso, tra Georgia, Armenia e Turchia, passando per i prestigiosi Champagne della Maison Lombard, fino ad arrivare alle denominazioni più rappresentative della viticoltura italiana: sono solo alcune delle esperienze di degustazione riservate a professionisti e appassionati che partecipano alle masterclass della Slow Wine Fair, la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto, organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, in scena dal 26 al 28 febbraio.

Sei appuntamenti di approfondimento in cui conoscere i vini della Slow Wine Coalition, la rete internazionale, inclusiva e collaborativa che riunisce i protagonisti della filiera del vino, degustare i grandi vini rossi e bianchi di Francia importati in esclusiva da Tannico, ripercorrere annate importanti per la storia del vino italiano, come quella del 2010, attraverso rinomate etichette di Barolo, Amarone e Brunello, ma anche esplorare l’affascinante mondo degli amari, grande novità di questa seconda edizione, in cui diamo spazio a prodotti artigianali che esaltano i Presìdi Slow Food e le materie prime del territorio.

Ecco un assaggio degli appuntamenti, prenotabili sul sito della Slow Wine Fair.

Caucaso, la culla della viticoltura
Domenica 26 febbraio alle 13.30
È stata avviata nel 2021, in seguito al lancio del Manifesto per il vino buono pulito e giusto e da allora si è rafforzata nei numeri e con le idee. Oggi la Slow Wine Coalition conta oltre 1000 adesioni da parte di produttori e appassionati che si riconoscono in una filosofia comune, ed è diffusa in 37 paesi. Tra questi, non manca il Caucaso, in una masterclass che propone in degustazione magnifici vini georgiani, armeni e turchi.

2010: la vendemmia perfetta
Domenica 26 febbraio alle 15.30
Ci sono alcune annate che, grazie a un meteo e a un clima ideale, rasentano la perfezione. Il 2010 è stato, per molti vini, uno di quei millesimi e, nonostante non sia una vendemmia così lontana nel tempo già oggi, anche a causa dell’enorme successo avuto sul mercato d’oltreoceano, è diventato molto complicato riuscire a reperire bottiglie di questi vini.
In questa masterclass la Banca del Vino di Pollenzo (Bra, Cn) offre quindi una grande occasione e apre il suo scrigno per condurre i partecipanti in un viaggio attraverso tre fra le denominazioni più prestigiose e iconiche d’Italia: Barolo, Amarone della Valpolicella e Brunello di Montalcino.

I grandi bianchi e rossi di Francia
Domenica 26 febbraio alle 17.30
Grazie alla presenza di suoli e microclimi molto differenti, 14 regioni vitivinicole e grandi vitigni, i vini francesi sono in grado di offrire caratteristiche organolettiche e sensazioni completamente diverse da zona a zona. In questa masterclass, Tannico propone alcune grandi etichette importate in esclusiva per degustare le eccellenze di uno dei paesi con la tradizione vitivinicola più antica e sviluppata d’Europa.

La grande degustazione di Champagne Lombard
Lunedì 27 febbraio alle 13
Protagonista di questa masterclass è la Maison Lombard, azienda condotta da Thierry Lombard e da suo figlio Thomas, proprietaria di 5,5 ettari di superficie vitata, principalmente classificati Premier Cru, situati nella parte ovest della zona vitivinicola della Montagne di Reims. Grazie a Tannico, degustiamo sei grandi Champagne vinificati da uve Chardonnay e Pinot Noir in purezza, espressioni dell’identità minerale di ogni singolo terroir.

Il mondo degli amari a Slow Wine Fair
La scoperta del mondo degli amari inizia dai monti d’Abruzzo, dove nasce la genziana, con la valorizzazione dell’artigianalità e la qualità dei prodotti tipici della regione. Nella masterclass di domenica 27 febbraio alle 15, scopriamo la storia di questo prodotto legato alla tradizione abruzzese.
Ci spostiamo poi a Niscemi, in Sicilia, l’esaltazione delle materie prime isolane nei liquori e amari. Tra queste il carciofo di Niscemi, Presidio Slow Food, di cui viene utilizzato solo il cuore e i gambi, le parti più pregiate, per realizzare un prodotto unico nel suo genere, proposto in degustazione nella masterclass di lunedì 28 febbraio alle 13 dedicata alle amarezze siciliane.

Slow Wine Fair Tips
Le masterclass si svolgono nei tre giorni della manifestazione e sono aperte a professionisti e appassionati. L’acquisto di una masterclass nei giorni di lunedì 27 e martedì 28, riservati agli operatori della filiera del vino, consente anche agli appassionati la possibilità di acquistare l’ingresso alla manifestazione in questi giorni. Basta scrivere a info.eventi@slowfood.it.

Dal 20 gennaio al 14 febbraio gli appassionati possono inoltre accedere alla Promo San Valentino, che dà diritto a una imperdibile scontistica sui biglietti di ingresso, a tariffe agevolate per il trasporto ferroviario e a interessanti esperienze di visita della città.

Termina domani, 31 gennaio, la possibilità di inviare la propria segnalazione per il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow. Frutto della collaborazione tra Slow Food e la Milano Wine Week, il Premio sarà assegnato alle migliori selezioni vinicole del mondo della ristorazione e del retail. Scopri qui i locali segnalati e come votare.

Comunicato Stampa

SLOW WINE FAIR 2023: TUTTE LE NOVITÀ IN PROGRAMMA A BOLOGNAFIERE DAL 26 AL 28 FEBBRAIO

Bologna, 23 Novembre 2022

Unica al mondo: una commissione di assaggio selezionerà centinaia di cantine per garantire a professionisti e appassionati un catalogo omogeneo di vini buoni, puliti e giusti

«Una fiera che si distingue nel panorama delle manifestazioni italiane e internazionali dedicate al vino per i contenuti forti e per la selezione omogenea delle cantine in catalogo, utile ai professionisti per stringere accordi commerciali e agli appassionati per accrescere i loro orizzonti degustativi» dichiarano Domenico Lunghi, Direttore Manifestazioni Dirette di BolognaFiere, e Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition e curatore della guida Slow Wine, alla conferenza stampa di lancio della Slow Wine Fair, in programma a BolognaFiere dal 26 al 28 febbraio 2023.

Organizzata da BolognaFiere e SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, Slow Wine Fair è nata dal connubio fra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con SANA e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità, della sostenibilità ambientale e dell’equità sociale.

«Con Slow Wine Fair, BolognaFiere ha arricchito e consolidato la propria offerta di eventi in tema di sostenibilità agroalimentare – continua Lunghi – frutto anche dell’esperienza maturata in ben 35 edizioni di SANA, unico appuntamento fieristico di riferimento per la business community del biologico e del naturale. Per queste ragioni, lo scorso anno abbiamo deciso di impegnarci insieme a Slow Food in questa nuova avventura, coinvolgendo il nostro partner di lunga data FederBio. L’edizione 2023 di Slow Wine Fair promette bene in termini di grande qualità degli espositori vinicoli. Inoltre, abbiamo voluto dare impulso a un primo ampliamento delle referenze merceologiche per l’horeca estendendo agli spirits e agli amari la possibilità di partecipare, mentre un settore della fiera sarà dedicato ai produttori di soluzioni tecnologiche innovative, impianti, attrezzature e servizi connessi alla filiera del vino, i veri partner della sostenibilità».

«BolognaFiere ha deciso di investire in questa manifestazione, dando la possibilità a centinaia di aziende di condividere problematiche comuni e trovare risposte univoche. Il cambiamento climatico è un’urgenza per i vignaioli vista anche l’estate appena trascorsa. E poi ci sono le sfide condivise, come quella della crescita che sta vivendo il vino biologico e che è la risposta agli attacchi alla fertilità del suolo e alla salubrità della pianta. Dall’altro lato, Slow Wine Fair è l’unica fiera che si distingue per la presenza di una Commissione di assaggio, che selezionerà le cantine in catalogo affinché buyer italiani e stranieri possano trovare aziende che corrispondano realmente ai tre aggettivi con cui Slow Food connota la qualità: buono, pulito e giusto» continua Gariglio.

«Le ultime annate del vino ci insegnano che in futuro sarà sempre più difficile per i nostri produttori contrastare la siccità, in alcuni casi estrema come nel 2022. Nel Sud Italia le temperature hanno raggiunto valori da record che hanno messo a dura prova produttori grandi e piccoli con precipitazioni che hanno fatto registrare quasi il 50% in meno. Ma contrastare la siccità significa agire sulla crisi climatica, cambiare l’attuale modello agricolo da intensivo in agroecologico e seguire la natura» sottolinea Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia «Il modello intensivo che minaccia l’ambiente impoverisce tutti i produttori generando la rincorsa sui prezzi, favorisce il caporalato e il lavoro nero. Per questo è importante essere a Bologna insieme alle centinaia di vignaioli e vignerons della nostra rete internazionale per la seconda edizione della Slow Wine Fair: per difendere il vino buono, pulito e giusto, per confrontarsi sul futuro del vino e per incidere nel futuro di quella viticoltura, troppo legata all’uso della chimica di sintesi, che ha stravolto la biodiversità dei terreni e il paesaggio rurale in cambio del profitto e della produttività».

«In Italia, la viticoltura bio è aumentata in maniera significativa e incide per il 19% sulla superfice complessiva di vigneto, la percentuale più alta nel mondo, che supera la quota complessiva di superficie bio nazionale del 17,4%. Secondo uno studio effettuato da Nomisma, Osservatorio SANA e Wine monitor le prospettive di sviluppo del vino bio Made in Italy sono molto interessanti. In questo momento di criticità ritengo importante sottolineare anche l’aspetto sociale e ambientale legato allo sviluppo del vino bio. Sul piano sociale si determina una concreta opportunità di crescita per le piccole e medie aziende viticole italiane orientate al territorio e alla produzione bio. A livello ambientale, la gestione del suolo del vigneto bio contribuisce a contrastare il cambiamento climatico. Inoltre, dati scientifici attestano che con una cura sostenibile del suolo e del microbiota migliora notevolmente la qualità del vino. Lo sviluppo della viticoltura bio fornisce un contributo fondamentale all’affermazione di una sostenibilità economica, sociale e ambientale di cui ritengo ci sia davvero bisogno per il futuro», sottolinea Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.

Il programma
«Tra le conferme in calendario, le masterclass, le conferenze, gli appuntamenti in Arena e ovviamente le degustazioni del banco di assaggio. La fiera ha una forte connotazione B2B e si rivolge principalmente a un pubblico professionale horeca e della Gdo, mentre all’apertura al pubblico di appassionati è dedicata la domenica pomeriggio. Anche nell’allestimento il visitatore potrà sviluppare un percorso omogeneo grazie a un layout fatto di spazi uguali per tutti gli espositori, organizzati in isole territoriali sia per le cantine italiane che per le straniere. Numerose, poi, le novità che Slow Wine Fair 2023 ha in serbo per il proprio pubblico. La prima consiste nell’allargamento della platea degli operatori coinvolti, che comprenderanno anche i produttori di soluzioni tecnologiche innovative, impianti, attrezzature e servizi connessi alla filiera del vino, i veri partner della sostenibilità. La seconda new entry riguarda, invece, l’universo delle bevande spiritose, dei distillati, degli amari, dei liquori e molto altro» sottolinea Luisa Bersanetti, Exhibition manager di Slow Wine Fair, BolognaFiere Spa.

«In qualsiasi luogo della nostra Italia uno vada a mangiare, alla fine viene servito un amaro. Il contrasto tra l’estensione e la qualità dei prodotti che vengono definiti spiritosi ci ha dato uno spunto per affrontare questo tema. Lo facciamo con diversi strumenti e attività, come la Fiera dell’Amaro d’Italia, tutti variamente connessi ai temi della tutela del territorio, della qualità dei prodotti, alcuni dei quali sono già Presidio Slow Food. Il nostro settore è ancora molto indietro, non esiste un consorzio dei produttori di amaro e in certi casi mancano i disciplinari. Quindi, ringrazio moltissimo BolognaFiere e Slow Food per l’enorme opportunità di partecipare a Slow Wine Fair, per noi uno stimolo ulteriore ad affrontare questi temi» conclude Edoardo Schiazza, fondatore di Amaroteca e Presidente dell’Associazione nazionale amaro d’Italia.

I numeri dell’edizione 2022
Al suo debutto, lo scorso marzo, nonostante le difficoltà del periodo, Slow Wine Fair ha attratto nel Quartiere fieristico di Bologna oltre 6.000 appassionati, buyer e professionisti, che hanno potuto degustare più di 2.300 etichette e conoscere ben 542 cantine (la metà delle quali certificate biologiche o biodinamiche), provenienti da 20 Paesi del mondo e da tutte le regioni italiane.

La fiera gode del supporto di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di FederBio, del patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della partnership con Amaroteca e ANADI – Associazione Nazionale Amaro d’Italia.

Online da oggi su https://slowinefair.slowfood.it/ la biglietteria e la possibilità di prenotare le prime masterclass in programma

w

Vorresti avere visibilità in questa fiera con Italy Export?

Contattaci per conoscere i nostri servizi e come promuovere la tua azienda.

Le ultime novità del settore:

Logo Italyexport

CONTATTI

GIDIEMME s.a.s.
Via Ettore Fieramosca 31
20900, Monza (MB) - Italia

+39 039 2620010

info@italyexport.net

© GIDIEMME s.a.s. - All rights reserved - P.I. 05498500965