SIGEP

Rimini

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15 / 17 Marzo 2021

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DA SIGEP EXP FIDUCIA NEL MERCATO DEL FUORI CASA DOLCE

In attesa dell’edizione fisica di gennaio 2022 alla fiera di Rimini, Italian Exhibition Group ha mantenuto vivo il rapporto col foodservice tramite piattaforma digitale. I numeri parlano chiaro: 250 espositori presenti, il 25% degli operatori proveniente da 136 Paesi stranieri. 268 buyers da 60 Paesi hanno incontrato le aziende, originando 2.500 incontri e 1.250 ore di collegamento web

Rimini, 18 marzo 2021 – Si è conclusa ieri Sigep Exp, edizione completamente digitale della manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata alla gelateria, pasticceria e panificazione artigianali e al caffè. Un’edizione organizzata e svolta completamente su piattaforma digitale, in attesa del grande appuntamento di gennaio 2022 di nuovo in presenza dalla fiera di Rimini. Centrati gli obiettivi che la community del fuori casa dolce chiedeva per dare continuità al mercato dei prodotti e delle tecnologie delle quattro filiere e anticipare le prospettive di evoluzione dei mercati, con un grande respiro internazionale.

I numeri parlano chiaro: grazie ai 250 espositori presenti nella piattaforma digitale, all’organizzazione di IEG e alla sinergia con ICE Agenzia e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, quest´anno a Sigep sono stati offerti 300 eventi (42 quelli targati Sigep), che hanno generato 25mila visualizzazioni streaming. Il 25% degli operatori proveniva da 136 Paesi stranieri (in particolare da Germania, Spagna, Francia, Brasile e Stati Uniti). Sulla piattaforma My Agenda di IEG 268 buyers da 60 Paesi diversi hanno incontrato le aziende, con 2.500 incontri in 3 giorni e 1.250 ore di collegamento web su tutti i fusi orari, grazie all’assistenza di una task force messa in campo da IEG, col suo network di regional advisor, e Agenzia ICE, che ha attivato 30 suoi uffici nel mondo. Un networking articolatosi in 10 differenti lingue. In tutto, 5.000 contatti e circa 10mila messaggi scambiati. Inoltre, quasi 24 milioni di contatti media raggiunti nei tre giorni della manifestazione, 138 giornalisti accreditati e 750.000 utenti unici entrati in contatto attraverso i canali social con il brand Sigep durante le giornate di apertura della piattaforma.

Una combinazione di competenze e capacità di relazione che ha generato una leva per il mercato in grado di consolidare il networking commerciale, la presentazione di nuovi prodotti e il senso di appartenenza a un settore che non ha mai smesso di creare e sperimentare la strategia di uscita dalla crisi pandemica.

Vision Plaza e Sigep Lab hanno ispirato i professionisti connessi da tutto il mondo con analisi di mercato e case history da un lato, e con gli approfondimenti su tecnologie e tecniche di preparazione dei prodotti dall’altro. Il gelato artigianale conferma l’attitudine a incontrare l’esigenza dei consumatori di un alimento salutare e con ingredienti di eccellenza, sempre in continua sperimentazione, lanciato sul fronte internazionale e con la prospettiva di arrivare a vere e proprie collezioni di gusti stagionali. La pasticceria indica la necessità di formazione continua e affinamento culturale, per trovare posto nel sistema della ristorazione di alta fascia così come in quella dell’azienda di vicinato. La panificazione trasforma la tradizione ancestrale del lievito in contemporaneità, anche nei dolci da ricorrenza, in un connubio sui dolci e sulle centinaia di varianti regionali italiane del pane. Il caffè trova nelle nicchie delle specialty il nuovo canale di contatto con la clientela. Packaging, comunicazione, social media, canali di vendita, corrieri per il delivery, chiudono l’ecosistema dell’Horeca 4.0 delineato al Sigep Exp. Un patrimonio scaturito dal lavoro condotto con CAST Alimenti, Associazione Italiani Gelatieri, Accademia Maestri Pasticcieri Italiani, Conpait, Comitato Organizzatore della Coppa del Mondo della Gelateria, Specialty Coffee Association Italy e Richemont Club Italy e dalla decennale collaborazione con le testate di riferimento. 

Il prossimo appuntamento con Sigep sarà in presenza, alla fiera di Rimini di Italian Exhibition Group, dal 22 al 26 gennaio 2022.

IEG, UNA ´ROAD MAP TO SIGEP 2022´ AL SERVIZIO DEL FOODSERVICE DOLCE:EDIZIONE FULL DIGITAL NEL 2021

Networking, novità di prodotto e sguardo globale sulle filiere, le lavorazioni dei maestri nei laboratori live: ecco gli assi business per il mercato che Italian Exhibition Group ha progettato con Sigep Exp The Digital Experience, dal 15 al 17 marzo su una piattaforma innovativa e performante

Rimini, 27 gennaio 2021 –  Sigep: l´esperienza dell´out of home dolce si fa digitale dal 15 al 17 marzo 2021 e torna in presenza dal 22 al 26 gennaio 2022. La manifestazione leader in Europa per la gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè ufficializza date e format dell´edizione 2021: Sigep Exp The Digital Experience dà il via a una road map che Italian Exhibition Group dedica al foodservice dolce lungo il 2021 e che porterà sino all´edizione in presenza del gennaio 2022.

Le azioni di contrasto alla pandemia e i provvedimenti governativi non permettono nel primo trimestre del 2021 lo svolgimento delle manifestazioni fieristiche, né in presenza, né ibride. L´evoluzione delle filiere e del mercato trovano perciò nel format digitale il canale comunicativo preferenziale, che IEG ha costruito insieme a tutti gli stakeholders della manifestazione – espositori, visitatori, associazioni, Agenzia ICE e Media partner di settore – che riconoscono in Sigep un punto di riferimento imprescindibile. La conferma delle date di marzo è stata quindi ponderata per consentire alla community di ritrovarsi e di confrontarsi sulle novità di mercato, in vista della stagione 2021.

Sigep Exp sarà una esperienza digitale delle tendenze del foodservice e delle tecniche del foodservice dolce artigianale internazionale. Insieme alle novità di prodotto delle aziende, Sigep Exp The Digital Experience presenterà con uno sguardo globale le tendenze di scenario per ciascuna delle filiere che hanno reso negli anni iconica questa manifestazione. Tra queste, le potenzialità che il digitale propone per i canali di vendita, così come il tema della sostenibilità.

Non solo. Sigep Exp The Digital Experience porterà dal 15 al 17 marzo gli operatori in laboratorio: tra impasti e tecniche di lavorazione, per scoprire le molteplici occasioni di aggiornamento e continua evoluzione della creazione di gelato, dolci e pane.

IEG rende così sinergici vision, toque blanche e le media partnership consolidate, per supportare la rinascita di un segmento fondamentale del made in Italy che attraversa la sua fase più critica e non smette, tuttavia, di immaginare, creare, focalizzarsi sulla ripartenza.

Un quadro che si completa con un calendario di giornate tematiche, tra marzo e dicembre che costelleranno l´arco di tempo che porta all´edizione fisica del gennaio prossimo.

SIGEP 2021: LA RIPRESA DEL FOODSERVICE STA NELLA FILIERA

Gelato artigianale, pasticceria, caffetteria e panificazione:
la catena del valore, dai fornitori, ai macchinari, al negozio, mette di nuovo in moto il Out of home, settore simbolo del made in Italy

Rimini, 19 giugno 2020 – Verso il Sigep 2021, l’out of home scopre di aver tratto forza da chi, a casa, ha messo le mani in pasta. Gli italiani si sono cimentati con la panificazione, i dolci, hanno addolcito la quarantena con la delivery del gelato artigianale, hanno respirato l’aroma del caffè dalla cialda del mattino. È l’intera filiera del foodservice che trova forza in questa nuova consapevolezza delle materie prime e della perizia che un prodotto di qualità richiede per essere all’altezza della tradizione dolciaria o della panificazione italiane che gli italiani hanno maturato anche grazie alle migliaia di visualizzazioni di tutorial e dirette sui social.

Il prossimo SIGEP 42° Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè che si terrà nel quartiere fieristico di Rimini dal 16 al 20 gennaio prossimi racconterà anche questo asset di resilienza che nasce dalla passione per il proprio lavoro. «Abbiamo condiviso ricette e conoscenza – dice Gino Fabbri, presidente dell’Accademia Maestri Pasticceri –, con video o tutorial in rete, per rinsaldare a distanza il legame con la nostra clientela. Ora che tornano in negozio, ci dicono “non ci avete lasciati soli”. Ora è il momento di fare sistema con tutta la filiera. E al Sigep 2021, che sarà la fiera della digitalizzazione mi aspetto di trovare persone positive, motivate, con programmi pronti a medio a lungo termine».

Filiera è perciò la parola chiave per la ripartenza del settore. «In questa fase il gelato artigianale da solo non basta – commenta Matteo Figura, direttore foodservice di NPD Group Italia – tutti gli attori della filiera, dai macchinari al prodotto sino al pubblico esercizio, debbono lavorare insieme per veicolarne al consumatore la positività, il portato percettivo, il raffinato valore made in Italy, la garanzia di igiene e sicurezza». Il valore della ristorazione come driver del made in Italy, da molti anni è oggetto di analisi del Gruppo NPD, che analizza l’evoluzione del mercato e dei gusti dei consumatori in Italia come nel resto del mondo ed è partner del Sigep. «Gli italiani – prosegue Figura – hanno voglia di uscire e ritrovare quelle piccole occasioni di evasione e consumo che rappresentano una gratificazione immediata senza scatenare il senso di colpa in un momento ancora incerto economicamente. In questo, il gelato artigianale rappresenta certamente l’oggetto ideale del desiderio, un piccolo lusso accessibile, un’occasione edonistica di evasione».

Il quadro, poi, deve includere fattori contingenti come il calo del turismo e lo smart working che hanno ridotto la platea di consumatori. «Siamo ancora dentro una situazione straordinaria – riassume Luciano Sbraga, Vice direttore generale di FIPE – e dobbiamo mettere insieme azioni di stimolo della domanda e interventi a sostegno delle aziende. Quelli messi in campo sin qui dal governo vanno nella direzione giusta ma non sono sufficienti e soprattutto non sempre riescono ad essere tempestivi. È il momento di stare attenti alla gestione delle imprese. Se assommiamo le perdite del primo con quelle del secondo semestre la contrazione dei consumi fuoricasa sarà a fine anno di 25 miliardi di euro e purtroppo sino a quando mancheranno i turisti e i lavoratori, molti sono ancora in smart working, sarà difficile avere quell’effetto rimbalzo utile a compensare queste perdite».

Ma si guarda avanti, alle opportunità. Il gelato artigianale ha trovato l’identità di alimento, grazie al lavoro dell’Associazione Italiana Gelatieri, come ricorda il suo segretario generale Claudio Pica che proprio al Sigep è di casa: «Abbiamo rotto gli schemi, e siamo riusciti a ripartire superando la normativa che catalogava le gelaterie tra gli esercizi di somministrazione e ristorazione. Con una missiva al Governo, abbiamo finalmente visto riconosciuto il gelato artigianale come vero e proprio alimento e non come un prodotto accessorio. Si tratta di una svolta quasi epocale, che finalmente riconosce al gelato la sua natura di bene necessario per molteplici ragioni. Le gelaterie ora sono equiparate alle aziende di panificazione e ai caseifici in quanto trasformano materie prime della stessa filiera in prodotti alimentari».

Nella caffetteria, la rivoluzione si è vista, giocoforza, nelle abitudini, con l’impennata del monodose, capsula o cialda che sia. «Per una porta che si chiude, cioè il business basato sui volumi – spiega Alberto Polojac, coordinatore per l’Italia della mondiale Speciality Coffee Association – magari se ne apre un’altra più focalizzata sul prodotto, che superi il consumo “distratto” del caffè al banco del bar».

Anche sulla bilancia del laboratorio del panificatore c’è il peso del valore della filiera. «Non si è mai parlato così tanto di pane come in questo periodo – dice Roberto Perrotti, presidente di Richmont Club Italia –, ma dopo il lockdown è il momento di investire sui giovani e gratificarli per assicurare un ricambio generazionale alla nostra professione. Certo, competizioni come “Bread in the City” sono importanti, ma oggi lo è ancora di più valorizzare le persone, la qualità delle materie prime o dei macchinari per la panificazione».

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