CIBUS

Parma

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3 / 6 MAGGIO 2022

cibus

Comunicato Stampa

CIBUS: LA PIATTAFORMA PERMANENTE DELL’AGROALIMENTARE ITALIANO

3.000 espositori, migliaia di nuovi prodotti, 60mila operatori professionali di cui tremila top buyer esteri, confermano l’esigenza di un appuntamento annuale dedicato al Made in Italy agroalimentare – Nonostante la tempesta inflattiva, c’è ottimismo per un ritorno a una relativa normalità nel corso dell’anno

(Parma, 6 maggio 2022) – L’edizione 2022 di Cibus, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, ha superato le attese tornando a numeri pre-pandemia nonostante l’endemia strisciante del Covid e il conflitto in Ucraina. La 21° edizione della fiera è stata una rappresentazione corale, ma non inaspettata, della vitalità del made in Italy agroalimentare e della manifestazione fieristica che lo rappresenta da oltre quarant’anni.

Gli operatori esteri, arrivati grazie al grande lavoro di ICE Agenzia, e quelli italiani hanno potuto approfondire le opportunità dei loro assortimenti scoprendo le migliaia di novità spesso legate alla tradizione dei territori.

La vera novità di Cibus 2022 è proprio che la crisi ha dimostrato la solidità delle imprese a carattere familiare del nostro Paese, che hanno continuato a lavorare e a progettare anche durante la emergenza pandemica e la crisi Ucraina senza lasciarsi scoraggiare, anzi aumentando i loro sforzi per raggiungere l’eccellenza e la sostenibilità dei loro prodotti.

Tutti gli operatori hanno confermato che il Made in Italy agroalimentare è la ricetta ideale non solo per la ristorazione, come possiamo leggere ormai da decenni sulle tavole di tutto il mondo, ma anche per il retail dove i nostri prodotti si stanno trasformando da nicchia di importazione a mainstream per i consumatori. Nel corso dei tanti convegni dedicati alle problematiche del Fuori Casa, della Grande Distribuzione, delle Private Labels, dell’Agricoltura, dell’Industria, della Ricerca scientifica, è stata ribadita questa migrazione qualitativa dei consumi verso prodotti più sani e più sostenibili dei quali il made in Italy alimentare è campione, proprio grazie alle sue radici e alle sue tradizioni.

Questa domanda che continua a crescere in doppia cifra, ormai da oltre 10 anni, da parte degli importatori e distributori ha imposto agli organizzatori di calendarizzare Cibus anche nel 2023 (dal 29 al 30 marzo) in armonia con l’altra grande fiera del made in Italy, Vinitaly, in un format più leggero, proprio per consentire agli operatori internazionali di spendere più giorni sul territorio per visitare e conoscere da vicino le imprese che hanno reso celebre l’agroalimentare italiano.

Nel corso della quarta e ultima giornata, Cibus 2022 ha voluto sottolineare il ruolo della ristorazione italiana nel mondo, ambasciatrice della cucina italiana e della molteplicità delle produzioni alimentari del Bel Paese. Nel corso del convegno “Il futuro del fuoricasa: la ristorazione al servizio del Made in Italy”, la Associazione culturale “I Love Italian Food” ha riferito di aver creato una rete di circa 20mila ristoratori, in tutti i continenti, per i quali organizza eventi B2B, food festival e formazione professionale.

Le nuove proposte di prodotti alimentari industriali eco-innovativi sono state presentate nella 12° edizione di “Ecotrophelia Italia”, organizzato da Federalimentare, cui partecipano gli studenti delle Università e degli Istituti Tecnici.

Anche quest’anno si è svolta la iniziativa Cibus Food Saving, realizzata dal Banco Alimentare per recuperare a fine fiera le eccedenze degli espositori. Gli alimenti donati dalle aziende espositrici, ancora in perfetto stato, vanno a 742 strutture caritative convenzionate.

Infine, è stato presentato a Cibus un progetto di Fondazione Fiera Milano, Fiere di Parma e Federalimentare per realizzare due mense in Ucraina per i profughi che si affollano lungo i confini.

Comunicato Stampa

CIBUS 2022: 3.000 AZIENDE AGROALIMENTARI ITALIANE ATTENDONO MIGLIAIA DI BUYER ESTERI

Presentato oggi a Milano il programma della 21° edizione di Cibus –Tornano i buyer esteri a conferma di un export in territorio positivo – In esposizione tanti prodotti nuovi e sostenibili – Industria, Agricoltura e Distribuzione si confrontano per gestire le problematiche di questo periodo

(Milano, 21 aprile 2022) – Sarà un anno difficile per l’agroalimentare italiano, stretto tra inflazione e rischio di flessione dei consumi interni, ma l’arrivo degli investimenti del PNRR e la continua crescita dell’export nelle geografie chiave possono consentire un ulteriore crescita del comparto nel medio periodo. Ne parleranno i rappresentanti della filiera che si incontreranno a Cibus 2022, dal 3 al 6 maggio a Parma, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare. Cibus è la fiera dei Territori: da quasi 40 anni a Parma si celebra la capacità del Made in Italy Alimentare di crescere rispettando e valorizzando la propria tradizione e i propri territori.

Migliaia di buyers esteri torneranno finalmente in Italia, nella Food Valley, per implementare i propri assortimenti con prodotti Authentic Italian offerti da oltre 3.000 espositori che sono un unicum a livello mondiale come la fiera che li rappresenta. Già registrati anche 50.000 operatori professionali italiani della Distribuzione e della Ristorazione, che a Cibus non solo incontrano tutti i loro fornitori in essere e potenziali, ma trovano idee e soluzioni per tutti i canali del Food&Beverage. Arriveranno circa 2000 top buyer da Stati Uniti d’America, Europa, Medio Oriente, Sud America e Asean. Ai top buyers italiani ed esteri è destinato il programma “Cibus destination”, visite guidate e percorsi tematici in fiera e sul territorio, dedicati a produzioni tipiche, territorialità, fuori casa e sostenibilità.

In esposizione ci saranno circa mille nuovi prodotti che le aziende alimentari stanno immettendo nei mercati. I trend generali sono prodotti attenti a salute e benessere, gusto e nuove combinazioni di ingredienti, e poi territorialità e packaging sostenibili. I prodotti più innovativi saranno esposti in fiera nell’area “Cibus Innovation Corner”, selezionati da una giuria di esperti.

Saranno in parte destinati all’export che presenta aspetti positivi, specie per quanto riguarda l’area extra UE, meno penalizzata dagli effetti della guerra in Ucraina, che nel 2021 ha rappresentato il 42,6% delle esportazioni alimentari italiane. In particolare, il mercato USA ha registrato un aumento del 14,0% sull’anno precedente.

Va sottolineato che quella del 2022 è la prima edizione di Cibus “carbon neutral”. La carbon neutrality è un processo che include la misurazione delle missioni, l’individuazione di un piano di riduzione e la compensazione delle emissioni residue attraverso crediti di carbonio certificati di alta qualità, che finanziano progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici e promuovono lo sviluppo sostenibile. La certificazione è stata resa possibile grazie alla partnership tra Fiere di Parma e Carbonsink, la società di consulenza leader in Italia nella progettazione di strategie climatiche.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione di Cibus 2022 è intervenuto Roberto Luogo, Direttore Generale di ICE – Agenzia: “L’ICE-Agenzia anche quest’anno ha accolto l’invito di Cibus a sostenere ed accompagnare le imprese italiane del settore agroalimentare. E lo ha fatto sia a partire dalla fase preparatoria della manifestazione che sotto data: numerose le azioni di comunicazione su alcune delle più illustri testate mondiali del food e un incoming di 390 fra buyer specializzati e giornalisti di settore provenienti da 42 Paesi. L’ICE-Agenzia e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale intendono così confermare il loro contributo al sostegno dell’agroalimentare italiano che nel 2022 guarda al suo consolidamento sui mercati tradizionali di sbocco, UE, USA e Canada, e quelli in evoluzione come i Paesi del Golfo o, in estremo oriente, come il Giappone e la Cina”.

Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, ha sottolineato l’importanza del food&beverage italiano: “Se c’è una cosa che gli ultimi anni ci hanno insegnato è l’importanza, data troppo spesso per scontata, del food&beverage. Internamente, il food&beverage rappresenta un vero e proprio vettore di coesione sociale, mentre se guardiamo all’export, le nostre eccellenze nel mondo continuano a rappresentare una fonte di ricchezza tramite la quale possiamo aiutare l’economia del Paese. E Cibus, come vetrina dei prodotti alimentari del Made in Italy deve ricordarci proprio questo: anche in condizioni difficili come quella che stiamo affrontando, è importante celebrare i nostri prodotti, farlo con buyer italiani ed esteri, ricordando il grande valore di ciò che produciamo in termini economici e in termini sociali”.

Sul ruolo di Cibus, Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma, ha detto: “Cibus negli ultimi 2 anni non si è mai fermato: supportando il sourcing degli operatori esteri con MyBusinessCibus.com; organizzando CibusForum nel drammatico 2020, inaugurando la ripartenza delle fiere nel settembre 2021 e presidiando con un proprio padiglione Expo Dubai. Perché da 40 anni è questa la missione che condividiamo con Federalimentare: difendere l’authentic Italian e supportare le nostre esportazioni. Cibus 2022 torna già ai livelli pre-pandemia per qualità e quantità di espositori, oltre 3.000, tutti rigorosamente italiani, e 70.000 visitatori attesi, rigorosamente professionali, di cui oltre il 10% esteri; dal 3 al 5 maggio ancora una volta tutto i mondo viene a vedere di persona il miracolo del made in italy alimentare attraverso le sue instancabili imprese e i loro meravigliosi territori”.

Cibus 2022 sarà inaugurato da Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e da Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel convegno d’apertura “La responsabilità economica e sociale dell’agroalimentare italiano – Come continuare a garantire l’accesso al Cibo e al Lavoro durante e dopo le crisi, attraverso un nuovo modello di sviluppo sempre più sostenibile” (cui è stato invitato Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana).

Saranno presenti le maggiori testate della carta stampata e del web, della televisione e della radio.

Al convegno inaugurale seguiranno l’Assemblea nazionale di Federalimentare e il convegno di ICE – Agenzia che illustrerà Il nuovo servizio ICE basato sulla tecnologia Blockchain: mette a disposizione di 300 piccole e medie industrie, a titolo gratuito, un sistema innovativo di tracciamento della filiera per valorizzare il Made in Italy e contrastare l’Italian Sounding.

A Cibus 2022 sarà presente una “Area Horeca The Hub” dedicata alle aziende del fuori casa, un canale di vendita di cui si parlerà anche nel convegno “I vantaggi dell’innovazione digitale nell’out of home: personalizzazione e attenzione al food cost”.

In fiera saranno presenti i birrifici indipendenti e si terrà il Concorso “Birra dell’Anno”.

Cibus4Sustainability” è il progetto ideato e organizzato da Cibus sulle buone pratiche sostenibili di industria e distribuzione, che sarà presentato alla presenza di retailers nazionali, internazionali e grandi aziende agroalimentari il 4 maggio.

Le innovazioni di prodotto e di progetto delle Startup saranno presentate nell’area di Le Village by Crédit Agricole Parma, con il supporto di ICE – Agenzia.

Le potenzialità dell’export saranno analizzate nel convegno “La dinamica delle private label a livello internazionale”, moderato da Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma, con la partecipazione di Romolo De Camillis, Retailer Director di Nielsen IQ, aziende e insegne distributive.

Per un elenco completo delle attività e dei convegni in fiera si veda: https://www.cibus.it/progetti-speciali/ e https://www.cibus.it/convegni-2022/

Infine, “Cibus in città” si terrà in due location speciali nel centro storico di Parma: incontri, degustazioni, spettacoli e cucina.

Comunicato Stampa

CIBUS 2022: L’AGROALIMENTARE AFFRONTA L’EMERGENZA INTERNAZIONALE

Tornano i buyer dai Paesi d’oltremare – Tremila aziende espositrici – Gli interventi nella conferenza stampa odierna di Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; Carlo Ferro, Presidente, ICE – Agenzia; Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare; Antonio Cellie, ceo Fiere di Parma – Il messaggio di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale

(Parma, 9 marzo 2022) – Cibus sarà la prima grande fiera internazionale dell’agroalimentare che vedrà il ritorno dei buyer esteri. La 21° edizione, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, si terrà a Parma dal 3 al 6 maggio 2022. L’allentamento dell’emergenza pandemica e le nuove norme a favore della partecipazione fieristica da parte di operatori extra-UE consentirà l’arrivo di buyer e operatori commerciali da ogni continente, anche d’oltremare. Sono attesi circa 60 mila visitatori professionali e circa 3 mila aziende espositrici. La guerra in Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale sta condizionando anche il settore alimentare: gli aumenti del gas e delle materie prime e i problemi logistici stanno infatti mettendo a dura prova il food and beverage italiano. Ma proprio questa particolare situazione assegna agli eventi fieristici come Cibus un ruolo delicato: da un lato tentare una sintesi proiettiva tra domanda e offerta, dall’altro pianificare approvvigionamenti e assortimenti superando le difficoltà della supply chain.
D’altronde è sempre forte la domanda di agroalimentare italiano nel mondo. Basta scorrere le statistiche dell’export dell’industria alimentare: USA +14,3%, Cina +32,7%, Corea del Sud +30,7%, Cile +50,5%, Sud Africa +21,2%, Polonia +21,4%, Spagna +19,6%, Germania + 6,7%, Francia +7,1%, (dati Federalimentare elaborati su base Istat, gennaio/novembre 2021).

Cibus 2022 rimetterà il cibo al centro del dibattito sociale ed economico, mostrando gli scenari e il suo ruolo imprescindibile all’interno della nostra società. La manifestazione ribadisce il ruolo del food come archetipo dei rapporti sociali, inquadrando come questa attenzione possa riconciliarci con un modello di sviluppo coerente alle istanze del consumatore, delle comunità, dell’ambiente e delle aziende agroalimentari sempre più orientate a comportamenti virtuosi. A Cibus 2022 l’attenzione alla sostenibilità sarà intesa in tutti i suoi molteplici aspetti: ambientale, economica e sociale. Protagonisti di Cibus anche i prodotti IG italiani ed internazionali per la promozione e la valorizzazione dei territori d’origine, il set informativo necessario a creare valore sugli scaffali e un’area start up con realtà italiane ed estere come incubatore di proposte innovative. Non mancherà, poi, la valorizzazione delle buone pratiche dell’industria agroalimentare per innescare una reazione a catena positiva lungo tutta la filiera.

In conferenza stampa è stato letto un indirizzo di saluto di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale che ha dichiarato: “La drammatica situazione internazionale purtroppo mi impedisce di partecipare di persona a questa iniziativa. Cibus è un esempio della resilienza e della capacità di ripartire, essendo stata tra le prime manifestazioni fieristiche a svolgersi in presenza lo scorso anno, dopo la fase più acuta dell’emergenza sanitaria globale. Siamo pienamente consapevoli che le prossime saranno settimane complesse da gestire. voglio rassicurarvi in merito al fatto che la Farnesina continuerà a lavorare con la medesima, accresciuta intensità che ci ha consentito, nell’ultimo biennio, di sostenere e promuovere il Made in Italy. Nei giorni scorsi, abbiamo avviato una riflessione insieme a Ministero delle Finanze e Ministero dello Sviluppo Economico per potenziare il nostro sostegno alle filiere più esposte alle tensioni con la Russia. Vorrei ribadire ancora una volta che potrete sempre contare sul costante impegno del Ministero degli Esteri a favore dell’export e dell’internazionalizzazione delle aziende italiane”.

È poi intervenuto Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale: “Guardando il contesto generale, al di là della crisi attuale, il Ministero degli Esteri è impegnato nel sostegno all’export italiano, grazie al “Patto per l’Export”. Ricordiamo che l’Italia vanta un primato mondiale sulle produzioni biologiche, il record per le produzioni agroalimentari a denominazione d’origine, e una varietà produttiva unica. Per quanto riguarda la crisi russo/ucraina stiamo attivando dei giri di tavolo per sostenere le imprese esportatrici, per eventualmente riprogrammare su altri mercati le perdite sui mercati russo/ucraini, per esplorare risposte compensative”.

I riflessi delle tensioni internazionali sul settore agroalimentare sono stati al centro dell’intervento di Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare: “La guerra in Ucraina sta provocando un aumento di prezzi smisurato di gas e di materie prime fondamentali, come il grano, il mais e il girasole e la situazione logistica non migliora la situazione. Con il blocco dal Mar Nero, infatti, l’unico trasporto possibile è quello via terra e via ferro ma l’Ungheria, proprio in questi giorni, sta rendendo molto difficile se non impossibile il trasporto dei cereali, provocando un reale rischio di approvvigionamento per il nostro Paese. L’appuntamento di Cibus serve a ribadire la centralità delle nostre imprese alimentari che, pur in condizioni sfavorevoli, continuano a produrre, a cercare nuove soluzioni, consapevoli del fatto che fermarsi non è possibile. Cibus ci ricorda così il valore del food&beverage in condizioni ordinarie e, ancor di più, in condizioni extra-ordinarie”.

Un sostegno alle imprese e a Cibus viene assicurato da ICE – Agenzia, come ha riferito il Presidente Carlo Ferro: “L’export del nostro Paese è ripartito nel 2021 e così l’agroalimentare italiano che ha registrato una crescita del +14.7% rispetto al 2019. Alle nuove sfide dei mercati internazionali post-Covid, si aggiunge, tuttavia, uno scenario internazionale dominato da inattese e drammatiche complessità geopolitiche. In questo quadro fare sistema è ancor più importante. ICE Agenzia sostiene la 21ma edizione di Cibus, appuntamento iconico del mondo agroalimentare italiano, con lo stanziamento di risorse più importante negli ultimi sei anni. Per questa edizione i nostri uffici prevedono di portare a Parma 380 buyer specializzati e 10 giornalisti da 42 Paesi e faciliteranno la diffusione della piattaforma My Business Cibus. Queste azioni vogliono contribuire al successo di Fiere di Parma e degli espositori nel mitigare l’impatto del momento per le imprese esportatrici. Con l’auspicio, di cuore, che ben prima della data di apertura della fiera il mondo abbia ritrovato la pace”.

Cibus 2022 sarà un’occasione per definire il ruolo di resilienza dell’agroalimentare, come ha detto Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma: “Il Made in Italy durante il Covid ha mostrato tutta la sua flessibile resilienza quindi si candida, anche in questa delicata fase, a fornire ‘creativamente’ la distribuzione mondiale. Migliaia di buyer verranno a Cibus con questo spirito: capire con i loro fornitori chiave come gestire l’emergenza e, auspicabilmente, uscirne. Dobbiamo ricordare che il cibo è un bene primario e personalmente auspico che il dibattito della community di fronte alla tragedia umanitaria in Ucraina viri rapidamente dagli aspetti economici a quelli sociali. Su questo infatti apriamo Cibus 2022: come l’Agroalimentare può e potrà contribuire alla stabilità dei territori e all’ inclusione delle persone”.
Su Cibus capitale della Food Valley, Gino Ganfolfi, Presidente di Fiere di Parma, ha dichiarato: “Radicata sul territorio e in stretta collaborazione con le Istituzioni, Cibus costituisce l’ingresso ideale per i buyer che provengono da tutto il mondo per scoprire la Food Valley e i suoi prodotti. La pandemia ci ha offerto l’opportunità di ripensare alcuni processi e di ottimizzare le nostre risorse. Grazie ai ristori del Governo, al grande impianto fotovoltaico e alle decisioni assunte, possiamo presentare oggi una manifestazione in grado di creare valore e di generare anche un rilevante impatto economico e sociale per la Comunità locale e per l’intero territorio nazionale”.

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